In base al tipo di pesca praticato occorre scegliere il filo più giusto, che abbia il corretto diametro, libraggio e resistenza.
In particolare il diametro determina lo spessore del filo e, quindi, la sua facilità di sbobinamento, la sua visibilità in acqua ma anche la sua resistenza. Proprio la resistenza, ossia il carico di rottura, è un parametro importante che indica quanto il filo sia in grado di resistere a una trazione progressiva.
Il carico di rottura si misura tramite l’impiego di un dinamometro.
Per eseguire il test in modo che il risultato sia attendibile e, quindi, conoscere il reale carico di rottura del filo da pesca, occorre innanzitutto srotolare la quantità necessaria di filo dalla bobina, fare un’asola ai due capi del filo e collegarne una ad un punto fisso mentre l’altra asola sarà collegata al dinamometro.
A questo punto si procede a tirare il capo del filo attaccato al dinamometro finché non si spezza. Una volta avvenuta la rottura la cifra che si legge sull’indicatore del dinamometro corrisponde al carico di rottura del filo da pesca.
Quando si è determinato il carico di rottura effettivo si potrà valutare se quel filo è adatto per il tipo di pesca che interessa.
I dinamometri più adatti per realizzare questo tipo di misurazioni sono quelli studiati appositamente per i fili di nylon e materiali simili, che riportino come unità di misure sia i Newton che i chilogrammi e che siano accuratamente tarati per lo specifico utilizzo che se ne andrà a fare.
L’applicazione del Controllo Qualità consiste nell’assicurarsi che il prodotto sia conforme ai requisiti espressi dal cliente effettuando, prima della consegna, tutti i controlli, le prove e le misurazioni necessarie per eliminare quei prodotti che non corrispondono ai requisiti espressi nelle specifiche.